Tommaso, uno dei dodici apostoli, detto Didimo in alcuni passi del Vangelo di Giovanni (in realtà, i due termini, Tommaso e Didimo, hanno lo stesso significato nell’ aramaico e nel greco, cioè gemello) è figura presente in tutti e quattro i testi canonici (Mt, 10, 2-3; Mc, 3, 18; Lc, 6, 15; Gv, 11, 1; 14, 5; 20, 24-2; 21, 2), e negli Atti degli Apostoli, 1,13.
Il suo nome è, tuttavia, legato anche ad alcuni testi apocrifi, quali: il Vangelo di Tommaso, gli Atti di Tommaso, la Dormizione della Santa Madre di Dio di san Giovanni il Teologo (ossia Evangelista) e il Transito della Beata Vergine Maria dello Pseudo Giuseppe d’Arimatea, in cui si narra che a Tommaso la Madonna dona la sua cintura mentre viene portata in cielo.
PER APPROFONDIRE
Dei testi apocrifi sicuramente il più interessante è quello conosciuto come Atti di Tommaso e giunto a noi sotto varie redazioni. Il titolo è modellato sui più noti Atti degli Apostoli, sebbene le sue caratteristiche rimandino di più all’ampio repertorio di narrazioni del mondo greco-ellenistico, con mescolanza di aspetti encomiastici ed elementi leggendari e favolosi di solito all’interno della cornice del viaggio, con particolare rilievo per la componente etnografica e le doti dell’Apostolo nel compiere miracoli.
L’opera, divisa in tredici atti più il martirio, si apre con l’affermazione che l’India toccò a Tommaso. A lui, infatti, in sogno Gesù ordinò di recarsi a predicare in quella terra. Di fronte, però, alla riluttanza dell’Apostolo a partire, il Maestro lo vendette come servo-carpentiere al mercante Abbane, mandato dal re Gundaforo (sovrano che regnò tra il 19 e il 55-58 in un territorio identificabile con Iran orientale, Afghanistan e Pakistan, e la cui esistenza è attestata pure su monete greche rinvenute in quelle zone) a cercare proprio un bravo carpentiere. Tommaso, accettata la volontà del Signore, dopo un lungo viaggio raggiunse la terra degli Indi. La vicenda narrata continua con le avventure del Santo, i suoi miracoli ed il suo martirio.